Kit maglia e pantaloncini calcio

In questi giorni a Firenze sui vari giornali si parla di calcio storico. Al suo interno conserva, tra gli altri, gli archivi notarili sino al 1903, gli archivi delle Corporazioni religiose soppresse dopo il 1866, l’archivio del Corpo delle miniere, e l’archivio storico del comune di Caltanissetta sino al 1860. L’edificio che lo ospita è stato realizzato ad hoc nel 1969 su progetto dell’architetto Salvatore Cardella; si compone di una vistosa torre di dieci piani, adibita a locali di deposito, e di una struttura di due piani in cui sono allocati gli uffici. Si sa che il piede maschile generalmente è più grande e largo rispetto a quello femminile, ma un buon paio di scarpe da calcio per donna prende in considerazione anche altri aspetti, come le diverse proporzioni dei piedi e del corpo. Possiamo esplicitare brevemente questo discorso d’insieme attraverso alcune rapide osservazioni, che possono costituire una prima forma di riflessione per chi volesse dedicare qualche considerazione attenta a questo fenomeno.

Dunque, a ben guardare, soprattutto nell’età globale, l’evoluzione del calcio, non costituisce un qualcosa di a sé stante e resta un fenomeno esemplificativo di più generali mutazioni della società in cui viviamo. Il calcio, come lo sport in generale, nelle società occidentali complesse, è venuto configurandosi progressivamente, dai decenni iniziali del Novecento in poi, come uno degli ambiti più influenti dell’industria culturale dello svago, volti a intrattenere, divertire e anche occupare le masse. Il fatto, cioè, che lo spettacolo stesso del calcio, anche al di là di questi scadimenti, appare meno interessante, si può ritenere più banale e prevedibile, ed è il riflesso più acceso della società attuale, in cui, dietro il progresso tecnologico, comunicativo, informatico-informativo, dietro l’estetica estrema, dietro l’attenzione alle formalità, dietro social network e selfie, si cela una sostanza non all’altezza, un vuoto perturbante e ambiguo di senso. «Fiammetta ha l’autorevolezza per dire queste cose, anche perché fino adesso non ha mai detto niente, per cui quello che dice è Vangelo. Per gli scontri del 2005 si e’ aperto oggi, ed e’ stato subito rinviato, il processo a carico di 45 calcianti delle 4 squadre in competizione: 43 sono a giudizio per rissa aggravata e 2 per lesioni volontarie.

Sono invece 54 gli indagati dalla procura del capoluogo toscano per la rissa scoppiata all’inizio della prima partita dell’edizione del 2006, magliette vintage calcio con in campo Bianchi e Azzurri. La maglia Lotto del biennio 1994/96 viene rivista per omaggiare lo storico capitano dei rossoneri, con diversi riferimenti a tutte le sue vittorie sul campo e al numero 3, quello che ha quasi sempre portato sulla schiena nel corso della sua carriera. Erling Haaland ha continuato a dominare il campo e le classifiche di vendita delle maglie anche nel 2024. La maglia celeste del Manchester City, con il nome e il numero del potente attaccante norvegese, è stata tra le più acquistate a livello mondiale. Quella divisa preziosa nella sua semplicità lascia il posto, per il trionfo europeo del 1988, a un complesso pattern geometrico, tinta su tinta, che Adidas all’epoca applica sulle maglie di diverse nazionali. ITALIA MAGLIA ADIDAS HOME EURO 2024 La nostra maglia. Da anni Les Bleus propongono divise estremamente affascinanti – e talvolta anche originali, basti pensare alla maglia away del 2012 – e quella del 2014 non fa differenza, pur nella sua semplicità: è una maglia dal gusto retro ma perfettamente aderente allo spirito più attuale, un evergreen che tanto nella colorazione navy quanto nel colletto bianco trova il modo di distinguersi con classe.

E del resto, scorrendo l’albo d’oro della Champions’ League, si può pure osservare emblematicamente che i club che l’hanno vinta dal 2000 a oggi sono stati immancabilmente sponsorizzati da Nike o Adidas (tranne il Liverpool nel 2005 comunque sponsorizzato da un altro grande nome dell’abbigliamento sportivo globalizzato come Reebok, che, coincidenza quantomeno significativa, viene poi assorbito da Adidas): ecco dunque Real Madrid (2000, 2002, 2014), Bayern (2001, 2013), Milan (2003, 2007), Chelsea (2012), per Adidas; Porto (2004), Barcellona (2006, 2009, 2011, 2015), Manchester Utd (2008), Inter (2010), per Nike. Ancora, i grandi club occidentali, ormai simili a multinazionali, gestiscono fatturati iperbolici (indicativamente, negli anni 2000, per identificare il Real Madrid, è stato spesso utilizzato l’appellativo di Galacticos) e sono coinvolti in flussi di capitale e influenze transnazionali come quelle di oligarchi russi e di sceicchi arabi: questi club attraverso la nuova formula della Champions’ League costituiscono praticamente una lega elitaria continuamente arricchita da sponsor e diritti economici e le squadre potenti e vincenti restano sempre le stesse; per tutte le altre squadre il massimo traguardo è una partecipazione solo ai gironi preliminari del torneo.