Tira i primi calci nella piccola scuola calcio del quartiere, poi a 15 anni si trasferisce nella Primavera dell’Écija, minuscolo club che ha sede a Rosario. La FIFA, coinvolta dal club argentino nella faccenda, inizialmente ne sospende il trasferimento, ma poi il giudice del lavoro del Tribunale di Perugia su ricorso della società umbra assistita dall’Avv. Durante le successive stagioni, continuò a segnare molto, tanto da raggiungere quota 67 gol in 110 partite, che lo resero il giocatore con la più alta media realizzativa nella storia del Newell’s; nel 1945 fu acquistato dal San Lorenzo. Fu poi titolare contro l’Ecuador il 31 gennaio (1 gol), la Colombia il 7 febbraio (2 gol), il Cile l’11 febbraio e il Brasile il 15 febbraio. Rimase fuori per 3 gare, tornando il 25 dicembre contro l’Ecuador, sostituendo lo stesso Di Stéfano; fu poi titolare contro l’Uruguay il 28 dicembre. Il 28 dicembre dello stesso anno, la polizia impedì a 300 pastori sbarcati a Civitavecchia di raggiungere Roma per manifestare il proprio malcontento.
I pastori tentarono di bloccare la strada con i cassonetti della spazzatura e furono caricati dagli agenti della polizia in tenuta antisommossa. Il problema era relativo al prezzo del latte che offrivano gli industriali: un litro di latte di pecora veniva pagato dalle aziende intorno ai 55 centesimi, i pastori chiedevano almeno un euro più Iva per ogni litro prodotto e pastorizzato. Nel 2000-2001 la seconda muta richiamò gli anni 1980 con un palo verticale che stavolta, per discostarsi dalla progenitrice, si spostò a ridosso del fianco sinistro; rispetto a quello originario, questo era inoltre «interrotto» sul petto dal marchio dello sponsor. Il più longevo allenatore dei grifoni è Guido Mazzetti il quale, a periodi alterni, ricoprì l’incarico per quattordici stagioni dal 1950 al 1972. Di rilievo anche le guide tecniche di Mario Malatesta negli anni 1940, Mario Colautti negli anni 1980, Pierfrancesco Battistini e Andrea Camplone negli anni 2010 e Fabio Caserta negli anni 2020, maglie di calcio tutti vincitori di campionati o trofei nazionali durante la loro militanza perugina. La divisa presenta dei polsini e un colletto tondo a coste. Nell’incontro della 24ª giornata del campionato 1948 con il Boca Juniors, il difensore Rodolfo De Zorzi, membro della Nazionale, colpì duramente la gamba destra dell’attaccante durante un contrasto di gioco, causandogli la frattura di rotula e menisco e causando la rottura dei legamenti.
La leggenda vuole che i colori del Boca Juniors siano stati scelti in base alla prima nave arrivata nel porto di La Boca. Nel giugno del 2007, un altro colpo di scena: inseguito a lungo dal River Plate e da altri club argentini, alla fine Guinazu firma per i brasiliani dell’Internacional di Porto Alegre. Il 25 giugno 2024, attraverso i propri canali social, il Latina annuncia l’introduzione di un nuovo logo: viene mantenuta la forma a scudetto, divenuta però più squadrata, con la sola epigrafe Latina a lettere bianche in capo; al di sotto, sulla palatura nerazzurra, si staglia la figura del leone marciano aureo, disegnato in prospettiva frontale e con le ali che escono dal bordo dello scudo. Il nuovo attacco del San Lorenzo, Farro-Pontoni-Martino, viene soprannominato El Terceto de Oro dai giornalisti sportivi, e nel campionato 1946 Pontoni segna 20 reti. Termina il Clausura 2019 con i peruviani totalizzando 7 reti in 14 presenze, tra cui una rete nella partita vinta all’ultima giornata per 3-2 sul campo dell’Unión Comercio decisiva per la vittoria del torneo da parte dell’Alianza. Una volta ottenuto tale risultato, Pontoni giocò la sua prima partita ufficiale, nel 1937, venendo schierato come attaccante contro il Ferro Carril di Santa Fe: le sue quattro reti portarono la sua squadra alla vittoria e lui alla titolarità.
Pablo, in particolare, è amato alla follia per la sua tipica garra argentina: centrocampista centrale puro, fa dell’intensità e della combattività le sue doti principali, e pare percorra in media più di 13 chilometri a partita. Ma tra il 2000 e il 2001, dopo cinque anni di buone soddisfazioni, il gruppo a poco a poco si decompone, lasciando spazio a nuovi talenti da mettere in vetrina; non fa eccezione Pablo, che nell’estate del 2000 viene acquistato dal multietnico Perugia di Gaucci, assieme a Claudio Martin Paris, altro centrocampista della già citata generazione Newell’s. Gaucci riesce a piazzare nel contratto una clausola che permette al club sudamericano di riscattare il cartellino pagando solo cinque miliardi di lire: opzione che effettivamente gli argentini eserciteranno, l’anno successivo. Incluso nella lista per il Sudamericano 1946, in programma a Buenos Aires, fu meno impiegato: giocò contro il Paraguay il 12 gennaio e contro il Cile il 26, sostituendo in quest’ultima occasione Salvini. Newell’s e Perugia, infatti, sono in disaccordo sul prezzo da attribuire al giocatore: almeno 4 milioni di dollari secondo i primi, molto meno secondo Gaucci. Secondo le rilevazioni periodiche dell’Ismea, maglie retro calcio in quelle settimane il prezzo del latte ovino in Sardegna aveva subito ulteriori cali.