Lo streaming diretto è una soluzione ideale per gli appassionati di calcio che desiderano sfruttare al massimo il proprio abbonamento. In campionato il Mantova, allenato da Massimo Morgia (uno dei tecnici più esperti della D) perde l’accesso diretto alla Serie C dopo un lungo testa a testa con il Como, mentre in Coppa Italia di Serie D i biancorossi si fermano a pochi passi dalla finale venendo eliminati dai marchigiani del Matelica nel doppio confronto di semifinale (1-1 e 2-1). Ai play-off la formazione di Morgia, dopo aver battuto in semifinale la Caronnese, si arrende in finale alla Pro Sesto azzerando di fatto le probabilità di un ripescaggio in terza serie. In breve tempo, ottenuto dal Comune di Mantova il mandato a rappresentare la città in ambito calcistico, il nuovo Mantova può ripartire dalla Serie D. Successivamente l’A.S.D. La testa di cervo deriva dal toponimo messapico della città «Brention», toponimo ispirato dalla forma del porto cittadino, che ricorda, appunto, le ramificazioni delle corna di un cervo: ciò è chiaramente visibile ancora oggi nelle foto satellitari, che evidenziano i due seni, di levante e di ponente, in cui il porto è diviso.
Come da prassi, il sindaco della città virgiliana Mattia Palazzi viene incaricato di patrocinare la fondazione di un nuovo club che riparta dalla Serie D 2017-2018; tra le offerte pervenute viene accolta quella dell’imprenditore torinese Alberto Di Tanno, che crea il Mantova 1911 Società Sportiva Dilettantistica a responsabilità limitata. L’inizio è difficile, ma con l’arrivo della primavera e di alcuni innesti, la squadra si ritrova e inanella una serie continua di risultati positivi. A seguito degli scarsi risultati ottenuti e del gioco espresso nelle ultime partite, l’allenatore Tesser viene esonerato e sostituito dapprima da Giuseppe Brucato e quindi, 27 ottobre 2008, da Alessandro Costacurta al suo esordio assoluto da allenatore. La società torna alla vecchia denominazione: A.C. Mantova 1911. La nuova stagione, 2002-2003, parte bene, ma poi la squadra subisce una flessione e va in crisi di gioco e risultati. Fa il suo debutto con la nuova maglia il 4 febbraio 2018 nel pareggio per 1-1 contro il Progreso. L’allenatore Falsettini per il momento è confermato, ma dopo lo scialbo pareggio di Sassuolo arriva al suo posto Sauro Frutti, il quale dura poco (solo due partite) e cede il posto a Roberto Boninsegna.
La certezza della promozione arriva il 24 aprile quando il pareggio fra Olbia e Südtirol sancisce la promozione matematica del Mantova, che vince il suo secondo campionato di C2 e torna in C1 dopo 11 anni. Anche i tifosi non fecero mancare il loro affetto seguendo in migliaia la squadra in casa ed in buon numero anche in trasferta, infatti, circa 6.000 tifosi presero parte alla festa del centenario col Cantù e oltre 3.500 alla terz’ultima giornata di campionato, il 17 aprile 2011, quando vincendo per 3 a 0 contro il CastelnuovoSandrà, il Mantova conseguì matematicamente la promozione in Lega Pro Seconda Divisione. Il Mantova si attiva sul mercato, confermando in rosa i soli Monachello e Mensah, e portando in biancorosso giocatori d’esperienza quali Galuppini, Giacomelli, Burrai e Festa (alla seconda avventura nella squadra lombarda), siti maglie calcio replica oltre al nuovo allenatore Davide Possanzini e al nuovo direttore tecnico Christian Botturi. Il Mantova si impone per 2-0 e distanzia di 9 punti la seconda a tre giornate dal termine. La squadra cambia volto e rimonta moltissime posizioni: a 4 gare dal termine è in zona play-off, con vantaggio di avere tre gare da giocare in casa.
Nell’estate 2012-2013, dopo che erano già saltate tre trattative, date già per concluse, per la cessione della società prima all’imprenditore bresciano Livio Cavagna, poi al gruppo spagnolo Platinum (rivelatosi una società fantasma), e in seguito alla cordata di imprenditori padovani capitanata dall’ex presidente del Montichiari, Francesco De Pasquale (revocata dagli stessi soci, dopo il deferimento per il fallimento della società bresciana), viene infine annunciata la vendita del 50% della società ad un gruppo bergamasco capitanato da Enzo Passera e Bruno Bianco. La prima e l’ultima delle immagini elencate sono state completate il 18 ottobre 1903 da un anonimo; le altre sono state dipinte dal sacerdote Crisanto di Plateo, magliette di calcio sull’isola di Corfù. Dopo qualche trattativa non andata a buon fine per la cessione della società, il 10 ottobre Nicola Di Matteo rileva il 55% delle quote diventando presidente (il rimanente ai soci mantovani Bruno Bompieri e Giambattista Tirelli). Stampa Sera, 15 ottobre 1979, p. La stampa grafica che ricopre il kit è ispirata alle piastrelle storiche del Paese, che fanno parte del suo patrimonio. Nel 1998 una fascia verticale azzurronera occupò la parte sinistra della maglia. Avendo navigato stabilmente nella parte centrale della classifica, le Fere chiudono la stagione al nono posto della graduatoria.