Resto in attesa. Fermo. Torna in campo il 2 dicembre 2014, dopo 259 giorni dall’infortunio, nel ritorno, dei sedicesimi di finale di Coppa del Re, vinto per 5-0 contro il Cornellà; subentra, a partita in corso, al compagno di squadra Sami Khedira con il risultato fermo sul momentaneo 4-0 e proprio lui, venti minuti più tardi, sigla il 5-0 finale. Serie A il 16 settembre 1962 contro il Genoa, sollevando a fine anno una Coppa delle Alpi, segnando anche in finale. Ha già giocato, infatti, in Europa League – lo scorso anno -, in Champions League, in Serie A appunto e anche un minuto in Supercoppa Europea contro il Real Madrid. Il 5 ottobre 2024, dopo avere trascorso quasi un anno intero da svincolato, si accasa ai malesi del Johor Darul Ta’zim. Nel decennio tra il 2014 e il 2024, quasi nessuno ha avuto più successo in campo del Real Madrid.
Esordisce il 23 agosto 2014 nella sconfitta per 2-1 contro il Granada. Un momento-no che ha radici lontane nel tempo e che ha trovato il suo apice nella gara contro la Sampdoria, quando Osvaldo si concesse il lusso di “rubare” un calcio di rigore a capitan Totti, per poi fallirlo nel peggiore dei modi. Con il passare del tempo Alonso si affermò come uno dei migliori portieri baschi, decidendo di intraprendere la carriera professionistica. Dopo aver finito con la leva, Alonso firmò per il Real Madrid, squadra in cui militò nelle successive 13 stagioni – dal 1949 al 1962 – costellate per lui di infortuni. Con la seconda squadra del Rayo disputa due stagioni scendendo in campo 55 volte e tali prestazioni vengono notate dalla squadra madrilena più blasonata cioè il Real Madrid. Primo calciatore italiano a vestire la maglia del Real Madrid, con i madrileni disputò due ottime stagioni: nella prima vinse il titolo nazionale (con Capello, già suo allenatore al Milan) e nella seconda conquistò la UEFA Champions League.
A giugno 2014, dopo essere retrocesso con il Real Madrid Castilla, decide di non rinnovare con il club madrileno. La Juventus campione d’Italia, in La Stampa, 2 giugno 1967, p. Jorge Casado Rodríguez (Madrid, 26 giugno 1989) è un calciatore spagnolo, difensore del Guadalajara. Antonio Núñez Tena (Madrid, 15 gennaio 1979) è un ex calciatore spagnolo, di ruolo centrocampista. Detto che Alessio Zerbin potrebbe entrare in questa trattativa di calciomercato Napoli come contropartita per il Lecce in caso di acquisto di Luis Hasa da parte dei partenopei, è un altro il nome di spicco tra i possibili addii a gennaio alla corte di Antonio Conte. Girone di ferro, ma il Napoli (che il suo fuoriclasse, Carlo Ancelotti, lo ha in panchina…) non parte già condannato. Il 20 dicembre conquista il Mondiale per club, battendo 2-0 in finale gli argentini del San Lorenzo. Purtroppo il suo mondiale finisce ai quarti di finale (Brasile Colombia, 2-1) quando un colpo ricevuto alla schiena, gli procura la frattura di una vertebra e un mese di stop.
A seguire, nel dettaglio, gli ascolti di sabato 11 agosto. In questo caso, per garantirsi superiorità numerica in zona arretrata, la Juventus potrebbe orientarsi stabilmente su una linea di 4 difensori dietro, presidiando poi gli spazi più avanzati giocando un 4-4-2 difensivo, real madrid maglia meno orientato sulla posizione degli avversari di quanto la squadra di Allegri sia solita fare. Nei primi anni 1940, alla maglia furono aggiunti dei bottoni e lo stemma fu spostato sul lato sinistro del petto, all’altezza del cuore, posizione dove si trova tuttora. Nei due anni successivi Alonso, dovendo svolgere il servizio militare alla Capitanía General de Ferrol (Capitaneria Generale di Ferrol), si accasò alla squadra della città galiziana, il Racing Ferrol. 57 (1) se si comprendono le presenze nei play-off. Collezionò solo un’altra presenza nelle file del Castilla (per un totale di dieci presenze nel campionato di Segunda División), poi fu integrato nella prima squadra in via definitiva.