In conclusione, seguire il calcio in diretta su DAZN offre numerosi vantaggi: accesso illimitato alle partite, flessibilità nella visione, qualità superiore dello streaming e costi competitivi. Migliucci minaccia di abbandonare, si vivono momenti di angoscia dovuta al malgoverno calcistico cittadino, basato su debiti, mancate promesse e comportamenti eccentrici: basti pensare all’organizzazione di un pranzo al sacco allo stadio prima di un incontro o al servizio di nursery da offrire alle mamme tifose. Lo stadio «Bentegodi» registra il tutto esaurito, con circa quarantamila presenze sugli spalti. Da allora, limitatamente alle attività ufficiali dell’Udinese, lo stadio ha ciclicamente assunto nomi commerciali a seguito della cessione dei diritti di denominazione, ferma restando l’intitolazione originaria. Al trentasettesimo il Chievo conduce per 2-0 in seguito alle marcature di Eriberto e Corini, ma l’Hellas ribalta il risultato, aggiudicandosi la partita per 3-2. Al termine della gara il tecnico del Verona Malesani, che in passato era stato per quattro stagioni allenatore clivense, si reca a festeggiare platealmente sotto la curva clivense; questo gesto attira l’ira dei sostenitori del Chievo, che si sentono offesi da un’esultanza tanto ostentata.
Il 10 dicembre 1994 è il giorno del primo derby di Verona della storia con l’Hellas Verona: la gara, svoltasi di fronte a trentamila spettatori, termina per 1-1 con la rete clivense siglata, di testa, da Riccardo Gori. Alla nona giornata il Chievo guida la classifica con 4 punti di vantaggio sulle seconde e, il 18 novembre 2001 nel posticipo serale, si gioca l’attesissimo primo derby in serie A con l’Hellas Verona: i giorni antecedenti la gara sono caratterizzati da un’attesa febbrile. 2001) si era ben inserito in squadra. Il 26 agosto 2001 il Chievo debutta in serie A in trasferta con la Fiorentina. Tuttavia la successiva sconfitta a Bologna rende l’ultima gara di campionato tra Chievo e Avellino un vero e proprio spareggio per non retrocedere, in quanto anche i campani devono vincere per mantenere il campionato cadetto. Il buon inizio di campionato tuttavia è macchiato dal primo derby stagionale, in cui i clivensi subiscono una pesante sconfitta per 4-0 in favore dell’Hellas. La squadra perde inoltre giocatori rilevanti come Stefano Fiore, per la fine del prestito, il giovane difensore Marco Zamboni, che era stato acquistato dalla Juventus, e l’attaccante Michele Cossato, acquistato dal Venezia.
L’ambiente gialloblù, ritenuto particolarmente sereno, ha già contribuito in passato a rigenerare alcuni giocatori in difficoltà, come ad esempio Corini e Corradi, e così avverrà anche per Simone Perrotta, prelevato dal Bari, che in precedenza era stato scartato dalla Juventus. L’annata disputata dal Chievo è molto altalenante, nella quale tuttavia si mette in mostra Massimo Marazzina, che al termine del campionato colleziona 16 gol. La squadra, trascinata dalla coppia Cerbone – Michele Cossato (che a fine stagione segneranno in due 30 reti totali), rimane nelle posizioni di vertice, fino ad una flessione che porta i gialloblù al termine del girone d’andata a metà classifica. Al termine della stagione 2022-2023 vanno deserte sia la prima che la seconda asta fallimentare per la cessione del marchio e della matricola sportiva del club. Tra gli azionisti del Mantova Football Club risalta per la sua unicità il Mantova United, nato dall’unione di un’iniziativa promossa da Gianluca Braguzzi e da una parallela voluta da Alessandro Martorelli. 1987-1988 il Mantova è di nuovo in C2.
Il momento migliore del campionato è a dicembre quando, espugnato il campo del Vicenza, il Chievo torna a sperare in qualcosa in più della semplice salvezza, ma un netto calo di risultati riporta la squadra nei bassifondi della classifica. All’inizio del girone di ritorno la squadra subisce un significativo calo di rendimento, che la fa allontanare dalle primissime posizioni. Nel girone di ritorno Cerbone ritrova la vena realizzativa dopo aver disputato l’intero girone sotto tono. Tuttavia, solo quest’ultimo incide in modo significativo nel campionato dei giallobù: Luiso riparte quasi subito, in direzione Avellino, dopo alcune incomprensioni con l’allenatore Alberto Malesani, Carparelli scende in campo 13 volte senza mai andare a segno, mentre Grabbi, ancora molto giovane, maglietta da calcio delude le aspettative andando in gol 2 volte in 18 partite. Per sostituire Malesani, viene chiamato a dirigere la squadra Silvio Baldini, che proviene dalla Carrarese. Per la stagione 1995-96 la squadra viene ringiovanita: arrivano Luiso, Carparelli, Grabbi e, nel mese di novembre, il centrocampista Martino Melis.
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