Fondata nel 1913 come Unione Sportiva Ravennate e ricostituita nel 2001 col nome Ravenna Calcio e nel 2012 come Ravenna Sport 2019, vanta quale maggiore livello raggiunto la Serie B, dove ha ottenuto come miglior risultato un ottavo posto. All’inizio del 1918, successivamente, vi fu un profondo cambiamento segnato dalla fusione tra Excelsior e società che diede vita all’Audace, poi, nel 1920, nacque la società Unione Sportiva Ravennate. Nel suo palmarès annovera uno Scudetto IV Serie. Nell’agosto del 1949, poi, dopo tre stagioni cessò il sodalizio di unione con l’Edera e la società presieduta da Guglielmo Strocchi, cambiò denominazione in Unione Sportiva Ravenna cui sedettero allenatori come Riparbelli, Prendato, Maurer, Bodoira e Mazzoni, che però disputarono dei campionati a livello dilettantistico altalenandosi tra Promozione regionale e IV Serie fino al 1958 quando nel frattempo nacque la nuova società della Sarom Ravenna. 82,3% dei voti, il più alto tra tutte le elezioni presidenziali della storia repubblicana. Manuela Romano (a cura di), Roberto Saoncella (con la collaborazione di), La grande storia della Juventus (DVD-Video): 1975-1977 «Finalmente l’Europa», RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 36 min 20 s. 1966-1975 «Da Herrera a Parola», RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 40 min 36 s.
Romano, Saoncella, Film, 30 min 42 s. Romano, Saoncella, Film, 29 min 25 s. Romano, Saoncella, Film, 01 min 12 s. Nella seconda metà degli anni trenta, i ravennati rimasero imbattuti in casa per ben 63 mesi, dal 29 novembre 1936 al primo marzo 1942, con 66 vittorie e 5 pareggi tra le mura proprie. Alla Juventus è sfuggita ancora una coppa, in La Stampa, 29 novembre 1973, p. Bruno Perucca, Cruyff ha castigato gli azzurri: 3 a 1, in La Stampa, 21 novembre 1974, p. Tre reti azzurre dopo tanta paura, in La Stampa, 16 giugno 1974, p. Bruno Bernardi, Chinaglia perdonato (ma fuori), in Stampa Sera, 17 giugno 1974, p. Bruno Bernardi, Anastasi «rompe» con la Juventus, in La Stampa, 24 marzo 1976, p. Fulvio Cinti, Juventus, una serata storta, in Stampa Sera, 31 maggio 1973, p. Fulvio Cinti, Contro gli argentini Anastasi è titolare, in Stampa Sera del lunedì, 17 giugno 1974, p. Al termine della tornata di ritorno i biancorossi riuscirono tuttavia a raggiungere in extremis il quart’ultimo posto, che quell’anno dava accesso a un particolare spareggio interdivisionale contro la sesta classificata della serie cadetta, la Fiorentina: ad avere la meglio fu proprio la squadra viola, che guadagnò così la massima categoria a spese dei grifoni.
La prima partita che i giallorossi disputarono fu un’amichevole contro il Forlì nel campo di Piazza d’Armi. «Quel che conta nel progettare una campagna di vendita, dal punto di vista di un club, non è trarre il massimo profitto da ogni maglia, ma capire che ogni tifoso che la indossa diventa un ambasciatore», dice Peter Rohlmann, titolare di Pr Marketing. E se per le prime maglie si cerca di non stravolgere troppo le tradizioni (al massimo si ripesca dagli archivi), con le seconde e, ancor più, le terze maglie, la creatività non conosce limiti. Il pubblico a cui si rivolgevano i kit di gioco all’epoca era costituito principalmente da bambini, per cui era logico che il secondo tipo di lancio di base usasse proprio loro mentre indossavano le nuove maglie piuttosto che i giocatori stessi. La prima squadra rappresentativa della città di Ravenna, è nata il 21 aprile 1913 grazie ad Angelo Fabbri, che di ritorno da un viaggio in territorio elvetico portò un pallone di cuoio e fece conoscere alle persone il gioco del calcio. 1989 – La sede del campo di gioco viene trasferita a Chiaravalle Centrale. L’esordio del Ravenna in un campionato FIGC avviene sul campo della Pro Ferrara nel girone C del campionato di Promozione 1920-1921. Sette anni dopo, nel campionato di Terza Divisione 1927-1928, il Ravenna allenato da Adolf Maurer fece il suo primo campionato da protagonista dove venne messo in mostra Cecco Cortesi, destinato a diventare il più grande capocannoniere nella storia della società ravennate, che riuscì a segnare in tutto 139 gol durante la sua permanenza in giallorosso.
Le grandi stelle del calcio sono sempre al centro dell’attenzione durante il periodo del calciomercato. I colori sociali sono il giallo e il rosso. Nello Paci, Anastasi vuota il sacco: «Della Juve sono stufo» (PDF), in l’Unità, 24 marzo 1976, p. Anastasi a suon di gol verso Monaco, in Stampa Sera, 20 maggio 1974, p. Bruno Bernardi, Wilson voleva tornare a casa, in La Stampa, 5 giugno 1974, p. Antonio Tavarozzi, Pietro aveva pensato di ritornarsene a casa, in Stampa Sera, 28 aprile 1975, p. Franco Costa, Anastasi vuole restare, in Stampa Sera, 25 maggio 1975, p. Franco Costa, Il problema Anastasi, in Stampa Sera, 2 gennaio 1976, p. Franco Costa, Quasi tre miliardi per Savoldi, in Stampa Sera, 2 giugno 1975, p. Giulio Accatino, Il ventenne Anastasi sostituisce Mazzola, in La Stampa, 8 giugno 1968, p. Giulio Accatino, Giocheranno Mazzola, Rosato e Salvadore. La gioia di Anastasi, Salvadore e Rosato, in La Stampa, 11 giugno 1968, p.
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