Fra i casi più noti di tragedie legate al mondo del calcio ci sono: il disastro aereo del 1949 a Torino, dove morirono tutti i giocatori del Torino, l’incidente aereo di Monaco di Baviera del 1958, che ha ucciso otto giocatori del Manchester United, il disastro aereo dell’Alianza Lima nel 1987, in cui perirono 43 persone tra cui molti calciatori e staff tecnico della squadra peruviana dell’Alianza Lima e la tragedia aerea del 1993 sulla costa del Gabon che ha ucciso tutti i giocatori dello Zambia. La nazionale brasiliana ha ospitato la ventesima edizione del campionato mondiale di calcio nel 2014 (chiuso dai verdeoro al quarto posto), sessantaquattro anni dopo avere ospitato l’edizione del 1950. Il Brasile è stata la quinta nazione ad avere ospitato due edizioni del campionato del mondo di calcio, dopo il Messico, l’Italia, la Francia e la Germania. Nel luglio 2014 tornò sulla panchina della nazionale il CT Dunga, che ottenne ben undici vittorie consecutive, ma nella Coppa America 2015 uscì ai quarti di finale ai tiri di rigore e nella Coppa America 2016, con una rosa priva dell’infortunato Kakà e con alcune esclusioni eccellenti tra i convocati, addirittura al primo turno, evento che nel torneo non si verificava dal 1987. Anche a causa dell’avvio considerato insoddisfacente nelle qualificazioni al mondiale 2018, Dunga fu sollevato dall’incarico.
I brasiliani chiusero il torneo al quarto posto, sconfitti anche nella finale di consolazione dai Paesi Bassi, al che Scolari rassegnò le proprie dimissioni. La gestione di Dunga si chiuse al termine del campionato del mondo 2010, dove i brasiliani furono eliminati ai quarti di finale dai Paesi Bassi, poi finalisti perdenti del torneo. Messa in bacheca la Confederations Cup 2013, grazie alla vittoria in finale del Maracanã contro la Spagna campione d’Europa e del mondo per 3-0 nella finale, la Seleção si apprestò a giocare il campionato del mondo 2014 da padrona di casa e grande favorita, ma l’epilogo fu tra i più amari nella storia della selezione verdeoro. Nel periodo 1994-2019 la nazionale brasiliana ha vinto complessivamente undici trofei (due campionati del mondo, cinque Coppe America, quattro Confederations Cup) nelle tre maggiori competizioni per nazionali (mondiale, Coppa America, Confederations Cup) ed è stata finalista tre volte (nel 1995 in Coppa America, nel 1998 al mondiale e nel 1999 alla Confederations Cup). La nazionale brasiliana è una delle quattro nazionali (insieme a Spagna, Germania e Argentina) che si sono aggiudicate un mondiale fuori dal proprio continente; tra le otto vincitrici del campionato del mondo, il Brasile è, con la Spagna, una delle due nazionali che non l’hanno vinto in casa, avendo infatti trionfato in Europa (Svezia 1958), in Sudamerica (Cile 1962), in Nordamerica (Messico 1970 e USA 1994) e in Asia (Giappone e Corea del Sud 2002) e ottenuto l’argento nell’edizione casalinga del 1950 e in quella del 1998 in Francia.
La nazionale brasiliana è l’unica, insieme alla Germania, ad avere disputato più di 100 partite nelle fasi finali del campionato mondiale. Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della nazionale brasiliana. Lo stesso argomento in dettaglio: Incontri ufficiali della nazionale di calcio del Brasile. Nota bene: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica. La Società Sportiva Calcio Ancona, meglio nota come Ancona o Ancona Calcio, è una società calcistica italiana con sede nella città di Ancona. Calcio, nasce l’ACN Siena 1904: la Robur al gruppo armeno, su Siena Free Quotidiano Online. Kappa aveva di fronte l’incubo di fare una maglia all’altezza della precedente, da più o meno tutti considerata una delle migliori maglie degli ultimi anni. La seconda divisa è di colore azzurro più o meno acceso con pantaloncini bianchi. I calzettoni sono stati prevalentemente bianchi mentre i numeri sulle maglie sono stati sempre verdi. I nuovi colori vennero usati per la prima volta nel marzo 1954 in un match contro il Cile e da allora sono stati variati leggermente solo nelle tonalità del giallo o dell’azzurro, più o meno scuri a seconda degli sponsor tecnici che si sono avvicendati, così come la presenza o meno di rifiniture verdi sulle maglie o bianche sui pantaloncini, ma senza più intaccare la fisionomia del template.
Dopo l’edizione 2022 il Brasile ha disputato 114 partite, contro le 112 partite della nazionale tedesca, ma la Germania ha due partecipazioni in meno rispetto alla nazionale brasiliana. La nazionale brasiliana ha partecipato ai Giochi panamericani in 10 occasioni. I giocatori in grassetto sono ancora in attività con la maglia della nazionale. Tra la fine degli anni 2010 e l’inizio degli anni 2020, la comunicazione visiva del club ha cominciato a essere caratterizzata dal sempre più frequente utilizzo di una nuova variante del logo, che, inizialmente, non rimpiazzò, ma, in qualche modo, affiancò quello tradizionale, ponendo in essere un graduale processo di avvicendamento: le forme che componevano il logo – disco e corona – sono state svuotate del proprio riempimento cromatico e, dunque, semplificate, lasciando in essere il solo contorno. Il suo esilio francese terminò nella primavera del 1929, quando il 22 marzo partì da Nizza e, dopo essere passato per Parigi, dove si incontrò con i massimi dirigenti della Concentrazione antifascista, e per Ginevra, dove si recò presso l’abitazione dell’esponente repubblicano Giuseppe Chiostergi e frequentò anche l’anarchico Camillo Berneri, munito di passaporto falso recante la sua fotografia e intestato al nome del cittadino svizzero Luigi Roncaglia, fattogli avere da Randolfo Pacciardi, varcò la frontiera dalla stazione di Chiasso nel pomeriggio del 26 marzo 1929, e rientrò in Italia.